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FONDO PER LA FILIERA DELLA RISTORAZIONE

FONDO PER LA FILIERA DELLA RISTORAZIONE

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Criteri e modalità di gestione del Fondo per la filiera della ristorazione - Decreto interministeriale

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 277 del 6 novembre 2020 è stato pubblicato il decreto attuativo del Ministero delle Politiche Agricole, che regola le agevolazioni del “Fondo per la filiera della ristorazione” previsto dall’art. 58 del D.L. 104/2020 (Decreto Agosto), come convertito, con modificazioni, dalla Legge 13 ottobre 2020, n. 126.

Tenuto conto di quanto previsto dal comma 6, dell’art. 58 del D.L. Agosto è stato individuato Poste italiane S.p.a. quale “concessionario” della misura, il quale avrà il compito di gestire la misura con la responsabilità di acquisire le domande, effettuare la valutazione e il controllo delle richieste e, successivamente all'autorizzazione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF), provvedere al pagamento dell'anticipo e del saldo del contributo.

BENEFICIARI
Possono accedere al contributo le imprese attive nel settore della ristorazione con codice ATECO prevalente 56.10.11 (ristorazione con somministrazione), 59.29.10 (mense), 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale), 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole), 56.21.00 (catering per eventi), e limitatamente alla somministrazione di cibo, il codice 55.10 (alberghi).

Sono ammesse al beneficio le imprese che hanno avviato l'attività a decorrere dal 1° gennaio 2019 o quelle già attive prima di tale data, qualora il fatturato medio di queste ultime, relativo ai mesi da marzo a giugno 2020, sia inferiore ai tre quarti del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019.

CONTRIBUTO
Il contributo, concesso in regime de minimis, è compreso tra un minimo di 1.000 euro ed un massimo di 10.000 euro, al netto dell'IVA; in ogni caso, non può mai essere superiore all'ammontare complessivo degli acquisti.
Il MIPAFF, nei limiti delle risorse disponibili e sulla base dei requisiti relativi all'acquisto di prodotti agroalimentari, con proprio provvedimento determina il contributo erogabile a ciascun beneficiario. Oltre all'importo minimo di 1.000 euro, saranno ripartite le risorse residue tra i soggetti beneficiari, fino al raggiungimento del tetto massimo (10.000 euro).
Qualora il totale dei contributi richiesti ecceda le risorse disponibili, il MIPAAF procederà alla determinazione della misura del contributo concedibile in misura percentualmente proporzionale agli acquisti documentati.
Il contributo di cui al presente decreto non è cumulabile con il contributo a fondo perduto per attività economiche e commerciali nei centri storici di cui all’articolo 59, del decreto legge 14 agosto 2020.

REQUISITI DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI
Per accedere al contributo, il richiedente deve aver acquistato, dopo il 14 agosto 2020, prodotti agroalimentari (inclusi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell'acquacoltura), anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima di territorio.
Per rispondere al requisito della valorizzazione della materia prima di territorio il richiedente deve aver acquistato prodotti rientranti nelle seguenti categorie:

  • prodotti da vendita diretta ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228;
  • prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito.

Sono considerati prioritari gli acquisti di prodotti DOP e IPG e di prodotti ad alto rischio di spreco, questi ultimi riportati nell'allegato 1 del decreto in commento. Nell'elenco, aggiornabile con decreto del MIPAAF, compaiono prodotti rientranti nel paniere elaborato dal "Tavolo per la lotta agli sprechi e per l'assistenza alimentare" per il Programma di distribuzione delle derrate alimentari agli indigenti, come latte 100 % italiano, prosciutto crudo dop e prosciutto cotto 100% italiano, olio extra vergine di oliva 100% da olive italiane e/o dop ed altri prodotti di origine italiana.

Il soggetto beneficiario è tenuto ad acquistare almeno 3 differenti tipologie di prodotti agroalimentari e il prodotto principale non può superare il 50% della spesa totale.

RICHIESTA DEL CONTRIBUTO
L'impresa di ristorazione può presentare la domanda di contributo attraverso il portale della ristorazione (piattaforma web di Poste Italiane) o attraverso gli sportelli di Poste Italiane.
Dovrà essere allegato alla domanda anche copia del versamento dell'importo di adesione all'iniziativa di sostegno, effettuato tramite bollettino di pagamento, fisico o digitale (l'importo sarà determinato con successivo decreto ministeriale).

Alla domanda è inoltre acclusa un'autodichiarazione concernente:

  • gli aiuti complessivamente percepiti in regime “de minimis” o “de minimis agricolo” nell'ultimo triennio, incluso l'anno della domanda;
  • il calcolo dell'ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 che deve essere inferiore ai tre quarti dell'ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019 ovvero che il richiedente ha avviato l'attività a decorrere dal 1° gennaio 2019;
  • l'iscrizione dell'attività al registro delle imprese con codice ATECO prevalente;
  • l'insussistenza delle condizioni ostative di cui all'articolo 67 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;
  • ogni altra richiesta presente nella modulistica predisposta da Poste Italiane.

L'impresa richiedente provvede altresì ad inserire sulla piattaforma della ristorazione, oppure a presentare presso gli sportelli postali i documenti fiscali (fatture e documenti di trasporto) che certificano l'effettivo acquisto e la consegna dei prodotti agroalimentari, anche non quietanzati.

L'accettazione della domanda è subordinata alla verifiche di corrispondenza tra Partita IVA e Codice Ateco del richiedente e alla completezza del corredo documentale.

ISTRUTTORIA
Previa verifica di completezza delle domande presentate, Poste Italiane trasmette al MIPAFF l'elenco dei potenziali beneficiari con specificazione del contributo da ciascuno richiesto corrispondente alle fatture presentate nella domanda.
Le istanze che evidenziano acquisti di prodotti DOP/IGP e di prodotti idonei ad evitare sprechi alimentari sono considerate prioritarie nell'assegnazione.
Il Ministero, sulla base dell'elenco definitivo dei soggetti beneficiari ottenuto dopo i controlli documentali e la registrazione al Registro Nazionale Aiuti (RNA) per la verifica del rispetto del massimale degli aiuti de minimis da parte di Poste italiane, autorizza la corresponsione di un anticipo pari al 90% del valore del contributo riconosciuto, che avverrà tramite bonifico effettuato da Poste Italiane.
Entro 15 giorni dall'anticipo, il soggetto beneficiario presenta a Poste Italiane, con le medesime modalità previste per la presentazione della domanda, quietanza di pagamento degli acquisti.
Una volta acquisita tale documentazione, saranno emessi i bonifici a saldo del contributo concesso.
Il Ministero, prima di autorizzare il saldo, verifica il rispetto del massimale degli aiuti «de minimis» e «de minimis agricolo».

CONTROLLI E SANZIONI
Il Ministero, mediante il proprio Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), effettua a campione, nel limite minimo del 5% delle domande, le verifiche relative ai requisiti soggettivi e a quelli relativi ai prodotti acquistati.L'indebita percezione del contributo, oltre a comportare il recupero dello stesso, è punita con la sanzione amministrativa pari al doppio del contributo non spettante.

 

INFO: Segreteria Ufficio bandi e contributi Confcommercio Ascom Bra

Email: debora.lenta@ascombra.it 

  • Pubblicato il: 13/11/2020
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