Conferenza di Sistema 2025
La Conferenza di Sistema a Villasimius segna l’avvio della nuova consiliatura e pone le grandi sfide che il settore terziario dovrà affrontare nei prossimi anni.
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Villasimius, 2‑4 ottobre 2025 – Con la “Conferenza di Sistema Confcommercio 2025”, ospitata al Tanka Village, il mondo del commercio, della ristorazione e dei pubblici esercizi ha dato il via ufficiale alla nuova consiliatura 2025‑2030, tracciando visioni strategiche e tematizzando le principali emergenze che investono il sistema imprenditoriale italiano.
A illustrare il documento-guida è stato il Vicepresidente Vicario Lino Enrico Stoppani, che ha evidenziato come il compito più arduo sia sintetizzare le molteplici voci emerse nei tre giorni, offrendo una “visione coerente e unitaria” per il futuro del sistema Confcommercio.
Le priorità emerse:
1. Inverno demografico e sostenibilità sociale
Uno dei temi fortemente sollecitati è quello del “declino demografico”: nei primi sei mesi del 2025, le nascite in Italia si sono ridotte di circa il 7,5% rispetto all’anno precedente. Questo fenomeno, combinato con l’aumento dell’aspettativa di vita, crea una forte pressione sul sistema previdenziale, sul ricambio generazionale e sui consumi futuri. La Conferenza ha pertanto ribadito la centralità delle politiche per la famiglia (asili nido, congedi, bonus figli) e di una gestione lungimirante dell’immigrazione come strumenti essenziali per riequilibrare il sistema demografico.
2. “Sense of Italy”: oltre il Made in Italy
Un’altra novità concettuale introdotta è quella del “Sense of Italy” — un’evoluzione del tradizionale Made in Italy in chiave culturale, che mette al centro la storia, l’innovazione, il brand nazionale, l’identità territoriale e i valori immateriali che rendono l’Italia unica. In tale prospettiva la cultura (e in particolare il cinema) assume un ruolo strategico di soft‑power, non solo come industria, ma come leva identitaria e di influenza nel mondo.
3. Rappresentanza, contratti, welfare
Nel capitolo “Dove va la rappresentanza?”, la Conferenza ha affrontato questioni delicate come il dumping contrattuale e il welfare integrativo, auspicando una contrattazione di qualità e un equo bilanciamento tra diritti dei lavoratori e libertà competitiva delle imprese.
In parallelo, è stata rilanciata l’esigenza di un modello organizzativo rinnovato, che promuova alleanze, responsabilità condivise e una maggiore coesione tra federazioni e territori.
4. Fisco, credito e digitalizzazione
Tra i temi centrali anche la riforma fiscale: il carico fiscale, la semplificazione, la certezza del diritto e il contrasto all’evasione sono stati indicati come pilastri di un sistema tributario più efficiente.
Quanto al credito, la Conferenza ha messo in luce l’urgenza di rafforzare il “credito di prossimità” — fondamentale per le piccole e medie imprese — in alternativa ad un processo di concentrazione bancaria che rischia di privare le aziende locali di un sostegno adeguato.
Infine, la transizione digitale e l’Intelligenza Artificiale sono state declinate come strumenti imprescindibili per la competitività del terziario, con l’impegno di Confcommercio a promuovere percorsi formativi, osservatori settoriali e piattaforme per gli associati.
5. Verso il futuro: tra speranze e nodi irrisolti
La Conferenza ha ribadito che non basta parlare di rinnovamento — serve tradurlo in azioni concrete e obiettivi misurabili.
Le sfide sono tante: invertire la tendenza demografica, restituire valore alla contrattazione collettiva, sostenere le imprese locali anche dal punto di vista finanziario, valorizzare la cultura come leva strategica nazionale.
Il successo del “programma 2025–2030” dipenderà dall’efficacia delle politiche pubbliche, dal dialogo con le istituzioni e dalla capacità del sistema Confcommercio di trasformare idee e dibattiti in proposte realizzabili.
Non resta che iniziare a camminare — la nuova consiliatura ha acceso il motore, ma la strada è lunga.
- Pubblicato il: 05/10/2025
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